Grandi cittadini fanno una grande città. Ed una grande città custodisce la memoria della sua storia, anche di quella più discutibile, conservando il ricordo di coloro che ne sono stati protagonisti.
Perciò dobbiamo essere grati a Roberto Lasagni, che ha dedicato dodici anni di lavoro a questa monumentale opera in cui si può trovare “tutto ciò che avreste voluto sapere su Parma”, anzi sulle migliaia di cittadini più o meno illustri che hanno lasciato una traccia del loro passaggio.
Ventiseimila schede, quattromila pagine: bastano due numeri per comprendere la complessità di un lavoro che ci aiuta a riocostruire per minuti frammenti tanti secoli di vita nella nostra città.
Dalle premesse mi sembra di poter dire che il dizionario di Lasagni potrà servire come valido strumento di lavoro per tutti coloro che studieranno le vicende del parmense o che semplicemente ceh avranno a che fare con la memoria di Parma e della sua gente.
Mi fa particolarmente piacere, poi, apprendere che un contributo importante è venuto anche dalle agenzie culturali del Comune, in particolare biblioteche e archivio storico municipale, che hanno messo a disposizione del ricercatore sia le loro strutture che le conoscenze e l’esperienza maturate nell’ambiuto della loro attività.
Un grazie, infine, credo di dover rivolgere all’editore Giampaolo Coriani che, con la sua PPS editrice, ha avuto il merito e il coraggio di lanciarsi in questa nuova e impegnativa scommessa editoriale.
Elvio Ubaldi
(Sindaco di Parma)
Residenza municipale, settembre 1999
Nel 1999, proprio all’apertura del nuovo secolo e del nuovo millennio, Parma avrà a disposizione un monumento di storia e di erudizione, quel Dizionario biografico dei Parmigiani che aspettiamo da tanto tempo e che tanti altri tentativi, fra Otto e Novecento, hanno annunciato per il mondo degli studiosi e di tutti i lettori di buona volontà.
A fine 1999, infatti, la PPS di Gian Paolo Coriani pubblicherà l’opus magnum di Roberto Lasagni, in tre volumi di circa milletrecentocinquanta pagine l’uno e l’evento si segnala fin da ora come uno dei maggiori nel quadro non solo degli studi di vita e di storia parmigiana, ma addirittura nel quadro della cultura italiana dei nostri anni.
Roberto Lasagni, che lavora alla grande impresa da dodici anni inseguendo per ogni dove date, nomi, dati biografici, documenti, alberi genealogici, titoli, vicende e personaggi, ci risponde con molta modestia d’aver raccolto circa ventimila schede che racchiudono un tesoro di documentazione, in continuo aggiornamento perché le ricerche non finiscono mai e praticamente ogni giorno gli archivi e le biblioteche lasciano filtrare sempre nuove notizie.
La passione e la competenza di Lasagni sono, in questo senso, fuori discussione.Egli ci ha già dato nel 1991, con la Bibliografia parmigiana 1974-1983 un prezioso aggiornamento, con aggiunte e correzioni, della Bibliografia generale delle Antiche Province Parmensi di padre Felice da Mareto, indimenticabile e provvedutissimo studioso, ma il Dizionario ora messo in cantiere rappresenta certamente il più ampio, articolato e completo lavoro d’insieme che un singolo studioso potesse concepire e realizzare. Lasagni lavora con metodo.Le sue circa ventimila schede, comprendono non solo cognome e nome dei personaggi che dai tempi della dominazione romana ad oggi hanno visto la luce a Parma e in provincia, ma anche i dati di tutti quegli artisti, statisti, storici, politici, commercianti, religiosi, uomini di penna e di spada e semplici ma curiosi protagonisti che hanno operato a Parma per anni e che la città si è in certo modo annessa.Sono inoltre schedati nel Dizionario anche i capi civili e religiosi della città e della provincia non parmigiani, ma che abbiano ricoperto qui posti di comando e di responsabilità.
Il Dizionario allarga così in maniera singolare la propria raccolta di dati e si presenta quanto mai utile anche per aver notizia di molti uomini e donne famosi e meno famosi o addirittura sino ad ora sconosciuti, originari di altre province italiane e straniere.
Lasagni non si è accontentato, infatti, di registrare le singole identità sotto i nomi correnti, ma ha aggiunto una serie di quasi tremila rimandi (chi consulta le bibliografie sa quanto essi siano provvidenziali, tante volte!) che permettono di raggiungere per dir così il personaggio da qualsiasi parte inizi la ricerca. La voce “Maria Luigia”, ad esempio, contempla ben otto rimandi!
A conclusione della scheda biografica, ogni voce reca una bibliografia, mentre alla fine dell’opera una seconda “Bibliografia Generale” è ricca di quasi cento pagine che rappresentano un volume dentro il volume, segno non equivoco del grande lavoro di raccolta e di sistemazione che il Lasagni ha compiuto.Come saranno fisicamente questi tre grossi tomi del Dizionario?
Saranno rilegati elegantemente ma sobriamente, i testi verranno stampati su due colonne come ci insegnano le più famose edizioni dei dizionari e delle enciclopedie italiani, in maniera molto chiara e di agevole lettura e la carta scelta bianca e sottile permetterà un’efficace consultazione delle pagine senza appesantire troppo la mole dei volumi.
Un anno passa presto, ma sarà un anno di attesa che verrà, ne siamo certi, abbondantemente compensato dalla bellezza e dall’importanza di questa intrapresa editoriale che fa onore a Parma e alla cultura italiana.
Giuseppe Marchetti