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Presentazione

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Per conoscere la struttura urbana, architettonica e demografica di una città, le fonti catastali storiche rappresentano uno strumento fondamentale dal momento che forniscono una rappresentazione del territorio attendibile e confrontabile con l’attuale e consentono di ricostruirne le forme di utilizzazione agraria e urbana, le preesistenze edilizie e la struttura delle proprietà. I catasti geometrico-particellari iniziarono ad essere redatti in Italia a partire dal Settecento e Parma, con la realizzazione dell’Atlante Sardi, fu una delle prime città a dotarsene. È molto plausibile infatti che l’Atlante, redatto tra il 1765 e il 1767 dal cartografo Gian Pietro Sardi, rientrasse nell’ambito del più generale programma di rilevamento territoriale dei Ducati a fini catastali promosso in quegli anni dall’allora Primo Ministro Guillaume Du Tillot (1711-1774), e che quindi, negli intenti del Ministro, si configurasse come un vero e proprio catasto geometrico-particellare urbano.

 

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I catasti possono oggi essere studiati grazie ai nuovi strumenti di analisi che le tecnologie informatiche mettono a disposizione degli storici, di cui i GIS (Geographic Information System, o SIT, Sistemi Informativi Territoriali, nella forma italiana) costituiscono lo strumento più all’avanguardia. Si tratta di sistemi informativi che consentono di relazionare dati spaziali, rappresentati su una base cartografica georiferita, ossia correttamente inquadrata all’interno di un sistema di riferimento cartografico, e dati di carattere descrittivo e testuale. Ad ogni elemento spaziale sono associati i corrispondenti attributi descrittivi e, grazie alle relazioni tra loro intercorrenti, è possibile rielaborare i dati, analizzarli e relazionarli, in modo da ottenere informazioni ulteriori e più complesse rispetto a quelle fornite dalla fonte originaria. Questi strumenti, usati principalmente per indagini territoriali e per la pianificazione del territorio, sono oggi estesi anche all’uso in campo storico, grazie alla possibilità di implementazione con dati provenienti da fonti storiche diverse. I GIS quindi, proprio in virtù della loro struttura di base, che associa dati derivanti dalla cartografia a dati descrittivi, si prestano particolarmente alla traduzione informatica delle fonti catastali.

La finalità del lavoro è stata quindi la realizzazione di un sistema informativo geografico storico sulla città di Parma a partire dall’informatizzazione dell’Atlante Sardi. L’acquisizione informatica dell’Atlante non ha interessato la semplice scansione del documento e la sua archiviazione su supporto digitale, ma è stato effettuato un suo studio accurato al fine di comprenderne la struttura, il contenuto informativo e le relazioni interne tra i dati. Sulla base di queste considerazioni, è stato strutturato il data-base relazionale, all’interno del quale sono stati inseriti i dati ricavabili sia dalle cartografie che dalle tavole degli elenchi dei possessori.

Il lavoro sulla cartografia ha riguardato la traduzione in formato raster del dato originale tramite scansione, la georeferenziazione delle immagini raster, per consentire la mosaicatura delle tavole e il loro corretto inquadramento all’interno di un sistema di coordinate cartografiche di riferimento, e la vettorializzazione in ambiente GIS delle tavole, tramite il ridisegno dei singoli elementi grafici, costituiti da edifici, aree cortilizie, particelle e isolati.

Per quanto riguarda invece il lavoro svolto sugli elenchi dei possessori, una prima fase è consistita nella trascrizione di tutti i dati nella forma settecentesca, sciogliendo semplicemente le frequenti abbreviazioni al fine di consentire una più agevole consultazione. Successivamente, i dati anagrafici dei possessori e quelli descrittivi relativi agli immobili sono stati normalizzati, riportando la forma corrente dei termini e, da ultimo, uniformati per evitare ripetizioni e moltiplicazioni delle varianti ortografiche afferenti allo stesso proprietario.

I dati così scomposti e strutturati sono stati inseriti nel database relazionale che consente di analizzare la città come se si stesse consultando la fonte cartacea originaria, effettuare anche interrogazioni più complesse e ottenere informazioni ulteriori rispetto a quelle desumibili direttamente dalla fonte originale. È infatti possibile eseguire analisi statistiche, tematiche e raggruppamenti di dati per tipologia, altrimenti non eseguibili, pena grande dispendio di tempo e minore accuratezza del risultato finale rispetto a quella assicurata dal calcolatore.

Il sistema è stato altresì strutturato in modo tale da poter essere continuamente aggiornato attraverso l’inserimento di dati provenienti da fonti diverse dall’Atlante, potendo relazionare tali informazioni con quelle del Sardi. Una futura implementazione potrà ad esempio riguardare l’aggiunta di soglie catastali successive, dati derivanti da fonti censuarie o da svariati documenti archivistici, cartografici e non, relativi alla città di Parma. In tal modo il sistema potrebbe fornire spunti di studio ulteriori rispetto a quelli già offerti dall’Atlante, rendendo possibili anche indagini diacroniche sull’evoluzione urbana.

Nazarena Bruno

Teca Digitale Biblioteche del Comune di Parma - V.lo Santa Maria 5, 43125 Parma (PR)

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