Autore: CARENA Giacinto (1778-1859) C02
Titolo: Vocabolario domestico. Fa parte di: Prontuario di vocaboli attenenti a parecchie arti, ad alcuni mestieri, a cose domestiche, e altre di uso comune; per saggio di un vocabolario metodico della lingua italiana.
Lingua: Italiano
Luogo di edizione: Torino
Editore: Stamperia Reale
Tipografo: Stamperia Reale
Data di edizione: 1851
Edizione: Seconda, riveduta dall’autore
Edizioni conosciute: Torino, Fontana, 1846; Torino, Stamperia Reale, 1848, 1851, 1856; Milano, Pagnoni, 1869, 1885, 1911; Napoli, Cattaneo, 1850; Napoli, G. Pedone Lauriel, Marghieri, 1856; Napoli, C. Boutteaux e M. Aubry, G. Marghieri, 1858; Napoli, Marghieri, 1859.
Formato: In 8
Paginazione: XXVIII, 564
Categoria: Dizionari
Soggetti: Alimenti; Cucina; Cuochi; Tavola: servizio
Note: Viene proposto solo il Capitolo II, Dell’abitare, ¶ 9 Della cucina e della dispensa.
Giacinto Carena, nato a Carmagnola, figlio del medico Francesco Paolo discendente da antica e nobile famiglia locale e di Maria Catterina Maga Gallo, frequentò le scuole elementari e superiori nel paese natale per poi frequentare l’Università di Torino e laurearsi in Scienze naturali nel 1805. Docente di fisica presso la stessa Università e l’Accademia Reale dal 1806 al 1813, divenne socio della Reale Accademia delle Scienze e della Società di Agraria e, quindi, negli anni Quaranta dell’Ottocento, dell’Accademia della Crusca e venne insignito, per i meriti scientifici e le numerose pubblicazioni, di diverse onorificenze. Si interessò alla salvaguardia dello stambecco delle Alpi, prossimo all’estinzione, facendone vietare la caccia. Dagli anni Trenta cominciò ad interessarsi di dizionari, preoccupato della completezza della nomenclatura scientifica, tecnologica, delle arti e dei mestieri nell'ambito della lingua italiana. Pubblicò così, dopo una parte preparatoria (1840) un primo Vocabolario domestico nel 1846; il Vocabolario metodico d’arti e mestieri nel 1851 e il terzo volume sui trasporti, che uscì postumo nel 1860). Carena morì a Torino l’8 marzo 1859. Lasciò la sua biblioteca all’Accademia delle Scienze. Due strade gli sono state dedicate a Torino e Carmagnola.
Dalla Biblioteca Gastronomica di Academia Barilla.
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